La Nuova Assicurazione sociale per l’impiego (NASpi) è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il posto di lavoro.
Al netto di un limite massimo stabilito ogni anno dall’INPS, l’importo della NASpi è variabile: l’ammontare dell’assegno di disoccupazione e la sua durata dipendono dalla storia retributiva e contributiva del lavoratore, nella fattispecie, dalla retribuzione media mensile e dal numero di settimane contributive negli ultimi 4 anni.
A CHI SPETTA
La NASpi spetta a tutti i lavoratori che abbiano involontariamente perso il posto di lavoro e che abbiano versato contributi previdenziali per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione.
La misura viene erogata mensilmente a partire dall’ottavo giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e per un periodo pari alla metà delle settimane contributive valide nel periodo di riferimento.
RIDUZIONE NASpi: NOVITA’ 2023
Dal 1° gennaio 2022 l’importo NASpi si riduce a partire dal sesto mese di disoccupazione per i lavoratori al di sotto dei 55 anni e dall’ottavo mese per i lavoratori che abbiano compiuto 55 anni.
L’importo della NASpi 2023 è pari al 75% della retribuzione media imponibile ai fini previdenziali negli ultimi 4 anni di lavoro se tale retribuzione è pari o inferiore a 1.352,19 euro.
Se la retribuzione media è superiore alla cifra di riferimento, l’ammontare della NASpi è pari al 75% dell’importo di riferimento più il 35% della differenza tra quest’ultma cifra e la retribuzione del lavoratore.
Nel caso di redditi più bassi, il calcolo segue la stessa logica. Ad esempio, un lavoratore precario o stagionale che abbia lavorato per 160 settimane nei 4 anni con una retribuzione mensile di 800 euro, avrà una NASpi di 584,55 euro.
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