ASPETTANDO LA CORTE COSTITUZIONALE

In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, atteso il 9 maggio 2023, vediamo quali sono gli scenari possibili.

La sentenza n. 159 del 2019 della Corte Costituzionale individua nei lavoratori che terminano il servizio con il raggiungimento dei limiti di età, soggetti maggiormente tutelabili rispetto a chi scegli il pensionamento anticipato.

In virtù di questo assunto e dell’art. 36 della Costituzione, è verosimile che la Corte dichiari illegittimo il dilazionamento del pagamento del TFS per i lavoratori che arrivano alla pensione per limite di età.

Per i lavoratori pubblici si tratterebbe di una svolta notevole perché potrebbero ottenere il versamento dell’intera indennità dopo 24 mesi dal pensionamento. Un tempo eccessivo rispetto ai dipendenti privati ma ridotto rispetto a quelli attuali.

L’anticipo del TFR/TFS resta, pertanto, una possibilità da considerare.

Per avvalersi dell’anticipo con prestito bancario bisogna ottenere dall’INPS o da altro ente pensionistico la certificazione e la quantificazione del TFR/TFS maturato.

Il prestito ottenibile arriva fino a 45.000 euro con un tasso di interesse teorico dello 0,4%. Ciò significa che si può ottenere una quota anticipata di 45.000 euro, pagando 180 euro di interesse.

In realtà, le banche che aderiscono sono pochissime e spesso il tasso di interesse richiesto arriva anche oltre il 4%. Il ché significa che sul totale di 45.000 euro anticipati si pagano 1.800 euro di interessi.

La tempistica, considerata in tutti i suoi passaggi, prevede 3-4 mesi.

Gli iscritti al FONDO CREDITO INPS possono chiedere l’anticipazione del TFS dal 1^ febbraio 2023 con un tasso di interesse dell’1% cui va sommato lo 0,50% per le spese di amministrazione.

Al FONDO CREDITO INPS sono iscritti tutti i dipendenti ex INPDAP, ma è aperto anche a dipendenti e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche.

La domanda di accesso a questa nuova formula di prestito INPS con anticipo integrale del TFS/TFR deve essere presentata on line a partire dal 1^ febbraio 2023.

Per ulteriori informazioni contatta il Centro Servizi Caf, Patronato e Servizi Legali su Facebook o al numero 389540602.

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